Tragedia della strada senza colpevoli

Assolto l´automobilista accusato della morte di due ragazzi. In uno scontro frontale a Sologo persero la vita Pasquale Contu e Franco Bandinu

NUORO – BITTI, Sabato 30 giugno 2007
I carabinieri avevano accertato che l´imputato guidava in stato di ebbrezza: per questo è stato condannato a venti giorni di reclusione.
E ra finito alla sbarra con l´accusa di aver causato lo spaventoso incidente stradale in cui, nell´estate di tre anni fa, persero la vita due ragazzi di Bitti. Ma alla fine se l´è cavata con una lieve condanna a venti giorni di reclusione per aver guidato in stato di ebbrezza. È questa la conclusione del processo a carico di Antonio Castagna, 50 anni, allevatore di Lula, che ieri mattina è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Nuoro Vito Morra per difendersi dall´accusa di duplice omicidio colposo. Una sentenza che arriva in un momento in cui è tornato d´attualità il dibattito sulle stragi del sabato sera e sulla sicurezza stradale.

INCIDENTE La tragedia risale al 7 agosto del 2004, un sabato di bel tempo, e si verificò alla 7 di sera sulla strada Bitti – Sologo, una delle più pericolose della provincia. L´imputato, al volante del suo furgoncino Fiat Strada, viaggiava verso Lula quando si scontrò frontalmente con una Fiat Uno che arrivava dalla direzione opposta. A bordo dell´utilitaria c´erano tre giovani bittesi che erano diretti al mare di Budoni, dove avrebbero dovuto trascorrere il week-end insieme ad altri amici. Pasquale Contu e Pierfranco Bandinu, l´uno di 35 anni, l´altro di 33, morirono nello schianto, il primo sul colpo, il secondo poco dopo l´intervento delle ambulanze del 118. Rimase invece miracolosamente illeso Giorgio Pira, operaio forestale di 36 anni, che era al volante della Uno. Come riportò solo ferite lievi anche Castagna. L´urto avvenne nel tratto finale della strada a scorrimento veloce che da Bitti e Lula conduce verso la 131 dcn, considerato uno dei più a rischio per i continui dislivelli dell´asfalto.

LE INDAGINI
A svolgere i rilievi furono i carabinieri di Lula e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Bitti, che per prima cosa sottoposero al test dell´etilometro i conducenti dei veicoli coinvolti. Test che per Castagna diede esito positivo: da qui la denuncia per guida in stato di ebbrezza. Molto più complicato si rivelò invece ricostruire l´esatta dinamica dell´incidente e soprattutto stabilire quale delle due auto avesse invaso la corsia opposta innescando il terribile scontro. Un quesito quest´ultimo, a cui non aveva saputo dare una risposta definitiva neanche il consulente Ferrigno nominato dalla sostituto procuratore titolare dell´inchiesta, il quale aveva infatti definito possibile e non certo che a fare il salto di corsia fosse stato il furgoncino condotto da Castagna. Da qui l´assoluzione dell´imputato, col giudice che ha finito per sposare la tesi dell´avvocato difensore Basilio Brodu. Il pm aveva invece chiesto una condanna a 3 anni di carcere. ( m. le. )