Lo Studio effettua la lettura e lo scarico dati dai cronotachigrafi digitali mediante opportuna strumentazione dedicata; un’operazione delicata in caso di sinistro stradale, data la volatilità della memoria del dispositivo.
L’apparecchio viene estratto dal veicolo sinistrato, acquisito e collegato al banco ad una opportuna fonte di alimentazione che ne mantiene intatta la memoria di bordo e le impostazioni a prescindere dalle condizioni della batteria tampone.
I dati vengono quindi estratti, salvati in formato file e stampati in maniera da poter essere esaminati ed utilizzati nel corsod ella ricostruzione del sinistro stradale.
Sui veicoli immatricolati per la prima volta in Europa dopo l’1.5.2006, il dispositivo di controllo per la verifica del rispetto della normativa sociale un materia di guida e riposo dei conducenti è di tipo digitale. L’apparecchio è completamente elettronico e possiede una propria memoria che registra ogni attività compiuta a bordo del veicolo (guida, riposo, eccessi di velocità, guasti, inserimento delle carte tachigrafiche, montaggio e calibrazione del dispositivo).
L’apparecchio richiede l’impiego di carte tachigrafiche, smart card, dotati anch’esse di una propria memoria interna, che consentono di identificare il soggetto che opera con il tachigrafo (conducente, autorità di controllo, officina di manutenzione o azienda proprietaria del veicolo).
Si tratta di una evoluzione del crono tachigrafo analogico. In questo capitolo si vuole spiegare le caratteristiche principali ed il corretto utilizzo.
> Per saperne di più sul cronotachigrafo digitale