Il 27 al via gli accertamenti sull’incidente che costò la vita a Cristian Dancardi
ORISTANO. Un perito, due consulenti già nominati e un terzo in arrivo. Saranno loro a sviscerare i dettagli dell’incidente che costò la vita a Cristian Dancardi, il ciclista travolto l’11 ottobre sulla strada che porta a Santa Giusta. Il giudice per le indagini preliminari, Silvia Palmas, ha nominato l’ingegner Paolo Marcialis quale perito per ricostruire la dinamica dell’incidente, capire dove e se ci furono colpe e quali altri fattori possono aver provocato l’incidente. Cristian Dancardi percorreva in bicicletta la strada, quando fu centrato dall’auto guidata dal giovane Marcello Carzedda, 23 anni di Santa Giusta, indagato per omicidio colposo in concorso e omissione di soccorso. In auto, sul sedile del passeggero c’era l’amico del guidatore Simone Cadoni, che è a sua volta indagato.
La Panda che investì Cristian Dancardi non si fermò dopo l’incidente e solo parecchie ore più tardi l’investitore si presentò alle forze dell’ordine per confessare e raccontare di non essersi accorto dell’ostacolo improvviso in mezzo alla strada buia, per via dell’oscurità della notte.
L’incidente probatorio, che comincerà il 27 dicembre, sarà alquanto partecipato. Il pubblico ministero Rossella Spano ha nominato quale perito l’ingegnere Stefano Ferrigno; l’avvocato Lorenzo Soro che assiste Marcello Carzedda ha scelto Massimo Schirru, l’avvocato Gianfranco Siuni che assiste Simone Cadoni si è riservato di nominarlo in seguito, mentre l’avvocato Filippo Cogotti, che assiste la famiglia della vittima, ha individuato quale consulente Andrea Casti. L’esito degli accertamenti tecnici si conoscerà nell’udienza del 25 febbraio. (e.c.)