Paralizzato dopo l’incidente: due a giudizio

OGLIASTRA – Mercoledì 14 Dicembre 2011
È il 14 novembre 2006, le 8 e mezza di sera. Gianmarco Mereu è l’ultimo a lasciare il cantiere. Ha appena finito di lavare la betoniera. Attraversa il cancello scorrevole, lo chiude spingendo con forza da sinistra verso destra, poi si gira per andare verso la sua auto. «Il cancello mi ha colpito facendomi ruotare su me stesso, poi mi è caduto addosso. Sono rimasto supino, bloccato, cosciente. Ho trovato il telefono e chiamato aiuto».

IN AULA Da allora Gianmarco Mereu, 41 anni, di Lanusei, non ha più camminato. È sceso il sipario sulla vita di un tempo, schiacciata da un cancello di sei quintali. Il nuovo inizio è un calvario di dolore, medici, problemi. Giorni rubati, incollati ad una sedia a rotelle. Il processo al Tribunale di Lanusei cerca di dare risposte alla domanda: di chi è la colpa per quanto accaduto? Sul banco degli imputati, di fronte al giudice Paola Murru, siedono Angela Rossi, rappresentante legale della Rossi spa e Antonio Cabras, di Baunei, cotitolare della Fcm, destinatari nel luglio 2009 di un decreto di citazione diretta emesso dal pm Rossella Spano. L’accusa per entrambi è concorso in lesioni colpose gravissime. Angela Rossi è assistita da Rita Dedola e Giorgio Marini, Antonio Cabras, 61 anni di Baunei, è difeso da Bruno Pilia. Gianmarco Mereu nell’udienza del 9 novembre 2009 si è costituito parte civile con l’avvocato Paolo Pilia. La moglie Sabrina Tegas e i due figli sono rappresentati da Marzia Graziano. Mereu, dopo aver lavorato per alcuni anni con Fcm in Intermare, era stato assunto nel 2005 dalla Rossi spa. Il cantiere lavorava alla costruzione dei tetrapodi in cemento per il porto di Arbatax.

I TESTIMONI Nel corso dell’udienza è stata ascoltata come testimone Marina Deplano, dell’ispettorato Asl per la sicurezza sul lavoro. La direttrice Spresal aveva eseguito il sopralluogo all’indomani dell’incidente appurando come il cancello non avesse etichette di fabbricazione. Il binario su cui scorreva era inoltre pieno di terra. L’ingegnere Stefano Ferrigno ha confermato come il cancello non fosse a norma. Si tornerà in aula il prossimo 22 febbraio.
(Simone Loi)