Travolto nella notte, inchiesta della Procura: i periti ricostruiscono l’incidente

GONNOSFANADIGA – Giovedì 24 febbraio 2005
Era scappato dal pronto soccorso dell’ospedale di San Gavino e si era incamminato, al buio, senza una meta precisa. Francesco Saverio Concas di Gonnosfanadiga, chissà perché, aveva però preso la via per Sardara. A bordo strada, lungo la provinciale, era stato investito in pieno da una Fiat Bravo condotta da M. F., cinquantenne di San Gavino. Concas era deceduto un’ora dopo in seguito alle ferite riportate nell’impatto. L’autista della Bravo ora è indagato per omicidio colposo. Una prassi, quando c’è di mezzo un decesso. Il pubblico ministero Danilo Tronci ha aperto il fascicolo dell’inchiesta e ieri ha incaricato il perito Edoardo Ferrigno di ricostruire la dinamica dell’incidente. Anche l’avvocato di M. F., Ennio Maccioni, ha nominato un esperto di parte, Francesco Marongiu.

Ora i due esperti avranno sessanta giorni di tempo, salvo richiesta di eventuali proroghe, per depositare le ricostruzioni. Solo quando le perizie arriveranno nelle sue mani, il pubblico ministero potrà decidere se archiviare il caso o rinviare a giudizio l’indagato. L’incidente era avvenuto tre mesi fa nella provinciale tra San Gavino e Sardara, all’altezza della casa cantoniera. Erano da poco trascorse le 18,30. Francesco Saverio Concas, 44 anni, disoccupato, qualche ora prima era caduto nella sua abitazione e aveva battuto la testa. Su insistenza dei familiari si era fatto accompagnare al pronto soccorso del vicino ospedale di San Gavino. I medici avevano disposto il ricovero. Da quel momento la ricostruzione si fa confusa. Non si sa bene come e e perché ma Concas, forse sfuggendo ai controlli, si era allontanato dal Nostra Signora di Bonaria. A piedi, probabilmente ancora confuso e intontito dalla botta, aveva preso la vicina provinciale che conduce a Sardara.

Due chilometri percorsi a bordo strada. Poi l’impatto: violento e improvviso. Al buio M. F., alla guida della sua Fiat Bravo, non aveva notato la sagoma dell’uomo. Quando i fari dell’auto l’avevano illuminato era ormai troppo tardi. Una frenata violenta non aveva impedito il drammatico impatto: Francesco Saverio Concas era stato scaraventato sulla carreggiata. Le sue condizioni erano apparse immediatamente drammatiche. L’automobilista aveva prontamente chiamato il 118. Trasportato nel vicino ospedale dove poco prima era fuggito, Concas vi era giunto in coma profondo e, poco dopo, era deceduto. Ieri l’apertura dell’inchiesta per ricostruire la dinamica dell’incidente ed eventuali responsabilità.
Arianna Concu