Secondo gli ultimi dati Istat e Aci, nell’ultimo anno si sono registrati meno sinistri ma con conseguenze più gravi.
Si ha quindi una riduzione dell’1,8% degli incidenti, del 2% dei feriti, ma si registra un aumento dell’1,1% dei morti e del 6% dei feriti gravi. Salgono inoltre gli incidenti in autostrada nonostante i controlli e l’incremento della tecnologia, mentre le città rimangono i luoghi più pericolosi.
Polizia e Carabinieri confermano i dati sottolineando l’aumento delle infrazioni causate da distrazione, ed è proprio l’uso dello smartphone il principale oggetto di distrazione: 48.524 le infrazioni registrate nel 2015 per automobilisti sanzionati per non aver utilizzato il viva voce e gli auricolari; il 20,9% in più rispetto all’anno precedente.
Ma perchè sono aumentate le vittime?
E’ presto detto, utilizzando lo smartphone durante la guida, gli incidenti avvengono senza frenata, perchè tra un messaggio e una chiamata il tempo di reazione viene a mancare e si perdono di vista la strada, un pedone, una coda improvvisa. Un calcolo molto semplice per rendere l’idea:
Se si utilizza lo smartphone per circa 10 secondi e si viaggia a una velocità di 100km/h è come se 280 metri si percorressero al buio.
Le sanzioni
Nonostante le sanzioni (art. 173 del Codice della Strada) gli italiani non riescono proprio a farne a meno. Chiamate, foto, selfie e messaggi sembrano essere una priorità. La multa per l’utilizzo del cellulare alla guida ammonta a 169€ più la decurtazione di 5 punti dalla patente. In caso di doppia infrazione commessa in due anni, vi è anche la sospensione della patente di guida da un 1 a 3 mesi. La regola si applica anche a ciclisti e motociclisti.
Il Direttore Centrale delle Specialità della Polizia di Stato Roberto Sgalla imputa l’aumento delle vittime proprio a una condotta di guida scorretta, distratta e imprudente, laddove non è più un utilizzo di un telefono per una chiamata, quanto soffermarsi a utilizzare social, fotocamere e video mentre si è alla guida, determinando in questo modo l’incapacità di tenere gli occhi sulla strada.